Per programmare un viaggio in Thailandia, così come in ogni altro luogo del mondo, è importante conoscere bene la destinazione, informandosi per tempo sulle condizioni climatiche presenti. Per la sua posizione geografica, questo Paese offre senza dubbio ottime soluzioni in diversi periodi dell’anno. Tuttavia, è fondamentale conoscere il clima in Thailandia e le variazioni che questo presenta nelle regioni e nelle differenti stagioni, per evitare di intraprendere il viaggio non opportunamente preparati alle temperature o alle precipitazioni che si potrebbero incontrare!
Il clima della Thailandia
Il clima thailandese è caratterizzato, in buona parte del Paese, da tre stagioni: quella delle piogge (indicativamente da giugno a settembre) provocata dal monsone di sud-ovest che scarica tutta l’umidità raccolta dal Mar delle Andamane e dal Golfo del Siam; la stagione fresca, da ottobre a marzo, e la stagione calda da aprile a giugno.
Dei tre periodi, la stagione delle piogge è la meno prevedibile, poiché la sua durata e la sua intensità variano di anno in anno. Solitamente, però, ha inizio a fine maggio, diviene più intensa tra giugno e agosto e raggiunge il suo apice tra settembre e ottobre.
La stagione fresca è il periodo più gradevole: le giornate sono limpide, luminose e le temperature possono raggiungere i 30° C, restando comunque gradevoli.
La stagione calda, invece, vede temperature più alte (fino a 35° C a Bangkok); e allora, quale occasione migliore per un bel tuffo nello splendido mare della Thailandia?
Le variabili del clima in Thailandia nelle diverse regioni
Ad esempio, il nord, la zona meno umida del Paese, presenta le maggiori escursioni termiche: nella stagione fresca, alle altitudini maggiori, di notte la temperatura scende a volte fino allo zero; fra marzo e maggio, invece, questa regione può essere più calda delle pianure centrali. Il nord-est presenta una stagione calda più intensa, con picchi d’umidità più accentuati.
La Thailandia meridionale, invece, presenta temperature più costanti nell’arco dell’anno. Avvicinandosi all’Equatore le variazioni climatiche, infatti, si attenuano decisamente. Se la meta del tour in Thailandia prevede di visitare la costa delle Andamane, dove si trovano destinazioni come Phuket e Krabi, è utile ricordare che qui la stagione delle piogge è molto intensa, più che in ogni altra parte del Paese. Le piogge torrenziali, di solito, durano da inizio maggio a ottobre.
Una sola zona della Thailandia non segue la “regola generale”: la costa del Golfo del Siam, nella penisola meridionale. Infatti, avendo il mare subito ad est, questo litorale e le isole al largo, tra le quali Koh Samui, Koh Phangan e Koh Tao, risentono degli effetti del monsone di terra proveniente da nord-est. Questo fenomeno climatico porta piogge da ottobre a gennaio, e la zona del Golfo del Siam subisce meno gli effetti del monsone di mare da sud-ovest rispetto alla costa delle Andamane e riceve una quantità di pioggia relativamente ridotta tra giugno e settembre.
Ciò detto, il periodo migliore per visitare la Thailandia, in generale, è la stagione fresca: questa, infatti, presenta temperature più sopportabili e precipitazioni scarse e consente di godere al meglio della bellezza naturalistica del Paese. Ad esempio, questo periodo offre la possibilità di ammirare le cascate al colmo della loro portata accanto allo splendore delle piante in piena fioritura. Come perdere questi spettacoli di natura?
Thailandia, un Paese sempre in festa
In Thailandia difficilmente passa alcuna settimana senza che si celebri una festa locale o nazionale, in qualche parte del Paese. Quasi tutte le celebrazioni hanno un risvolto religioso (di origine brahmanica e buddhista), ma non mancano feste laiche davvero spettacolari e ugualmente coinvolgenti. Poche date delle feste religiose sono fisse: prima di partire è bene cercare informazioni dettagliate sul sito dell’Ente Nazionale del Turismo Thailandese.
Ecco allora alcune delle feste più caratteristiche, a seconda delle diverse stagioni dell’anno!
Gennaio marzo
Chiang Mai si colora grazie al Festival dei Fiori: in questa occasione, organizzata solitamente nel primo weekend di febbraio, enormi sculture floreali sfilano lungo le strade in variopinte parate.
Il plenilunio di febbraio è segnato, in tutto il Paese, da Maha Puja: in questo giorno di acquisizione di meriti religiosi, si commemora l’adunata spontanea di 1250 discepoli accorsi per ascoltare il Buddha che predicava. La festa culmina in una processione a lume di candela intorno al tempio. Molto caratteristiche sono le celebrazioni svolte, in questo giorno, al Wat Benjamabophit di Bangkok e al Wat Pra That Doi Suthep di Chiang Mai.
Sempre a febbraio, si ricorda il Ngan Phra That Phanom a That Phanom: a migliaia arrivano in città per rendere omaggio al santuario più sacro dell’Isaan, che custodisce le reliquie del Buddha.
Aprile maggio
In questo periodo, in tutto il Paese si tiene il Songkran: la più esuberante tra le feste nazionali dà il benvenuto al nuovo anno thailandese con spettacolari battaglie d’acqua lungo le strade principali delle città. In questa occasione i giovani inondano i passanti con lanci d’acqua, mentre nei recinti dei templi vengono costruiti imponenti castelli di sabbia e le vie si riempiono di festose parate.
Il plenilunio di maggio è un altro momento importante: in tutta la Thailandia si festeggia il Visakha Puja, il giorno più sacro dell’anno buddhista in cui si celebrano la nascita, l’illuminazione e la morte del Buddha. La parte più spettacolare della festa è rappresentata dalla processione serale a lume di candela, attorno al Wat.
Giugno settembre
In questo periodo, una delle feste più importanti è organizzata in occasione del plenilunio di luglio e dell’Asanha Puja: festività nazionale in cui si celebra il primo sermone del Buddha e il conseguente inizio del periodo annuale di ritiro buddhista (Khao Pansa). In questa ricorrenza, i cittadini di Ubon festeggiano con sfilate di enormi sculture di cera.
Ottobre dicembre
Il tutto il Paese, ma in special modo a Ubon Ratchathani e Nakhon Phanom, si tengono il Tak Bat Devo e Awk Pansa. Nei templi si fanno offerte ai monaci e, in generale, si festeggia la discesa del Buddha sulla terra dal paradiso Tavatimsa e la fine del Khao Pansa, periodo di ritiro e digiuno dei monaci buddhisti. A Ubon questa festa si celebra in modo spettacolare: una processione di barche illuminate sfila lungo il fiume accompagnata da fuochi d’artificio, regalando uno spettacolo davvero indimenticabile!
Una delle feste più pittoresche, celebrata in tutta la Thailandia, è poi Loy Krathong: le persone fanno scivolare o galleggiare sull’acqua di stagni, laghetti, fiumi o canali dei cestini fatti di foglie di banano o di loto e colmi di fiori, candele accese e incenso per onorare gli spiriti dell’acqua e celebrare la fine della stagione delle piogge. Quasi ogni città allestisce una grande festa, arricchita da bazar, spettacoli e fuochi d’artificio; a Chiang Mai, dove spessa la ricorrenza è chiamata anche Festival delle Lanterne, il tutto è reso ancor più suggestivo dalla liberazione di palloncini e lanterne luminose!